Misericordia e ambiente

di Francesco Frigerio data?


Nel giorno dell’apertura del giubileo della Misericordia, la Basilica di S.Pietro è stata schermo per la proiezione di uno spettacolo di luci per ricordare la necessità di impegnarsi per fronteggiare i cambiamenti climatici.

Hanno gridato allo scandalo gli ambienti conservatori americani, purtroppo anche cattolici, che si dichiarano tenacemente “pro-life” e a favore della famiglia naturale ma poi sostengono il diritto dei cittadini ad armarsi e considerano il contrasto ai cambiamenti climatici come una scusa per imporre aborto e contraccezione. Idee come queste cominciano purtroppo a girare anche da noi ma davvero la Chiesa oggi parla di ambiente per rincorrere le mode e rinuncia alla Verità ?

Papa Francesco nella Laudato si, ha al contrario denunciato con chiarezza quelli che “Invece di risolvere i problemi dei poveri e pensare a un mondo diverso, … si limitano a proporre una riduzione della natalità” (LS, n 50)”.

L’enciclica richiama integralmente la Dottrina Sociale della Chiesa ricordando come “Quando non si riconosce nella realtà stessa l’importanza di un povero, di un embrione umano, di una persona con disabilità – per fare solo alcuni esempi –, difficilmente si sapranno ascoltare le grida della natura stessa” (LS, n 117). Nondimeno, e prima ancora ricorda che “L’esistenza umana si basa su tre relazioni fondamentali strettamente connesse: la relazione con Dio, quella con il prossimo e quella con la terra (LS 66)”, non è possibile quindi nemmeno essere credibili difensori della Vita e della Fede se non si ha a cuore la difesa del Creato con le sue complessità.

Questo sta scritto nella Laudato si e non è nulla di diverso dalla Tradizione della dottrina sociale della Chiesa, salvo il richiamare per noi oggi che non esiste una crisi ambientale che viene prima o dopo la crisi economica ma una crisi dell’uomo che crede di essere Dio e genera disastri ambientali, le cui conseguenze si scaricano sui poveri, di sicuro prima che sui petrolieri, cattolici o meno.

Sulla stessa questione dei cambiamenti climatici, sembra che Papa Francesco sia meglio informato di certi espertoni che pontificano sugli aumenti di temperatura con la sicurezza che non avrebbero nemmeno per lo scaldabagno di casa.

Nel 2014 per la prima volta si è osservato un disaccoppiamento della crescita mondiale con l’incremento delle emissioni di CO2, ovvero ad una (leggera) crescita dell’economia, non corrisponde un incremento delle emissioni. Questo è spiegabile con il recupero di efficienza energetica di alcuni paesi, come la Cina, che hanno un grosso peso in questo problema e col fatto che le variabili in gioco sono molte e interagiscono con modalità che possiamo al momento tentare di spiegare con modelli parziali.

Il punto è tuttavia che, anche se non dimostrabile, il rischio delle conseguenze del non intervento non possiamo permettercelo; aumentare la nostra efficienza e smettere di inquinare, a lungo termine può avere solo conseguenze positive: l’impossibilità di affrancarsi da una certa gestione degli idrocarburi (forse) non distruggerà il mondo ma esistono metodi più efficienti per usare sostanze così preziose.

La Terra ha impiegato milioni di anni per trasformare l’energia solare in gas e petrolio, che saremo ancora per un bel po’ costretti ad utilizzare per fare un sacco di cose utili perché non abbiamo alternative.

Se pensiamo, tanto per fare un solo esempio, a quanta “miracolosa” tecnologia biomedica è basata su derivati del petrolio capiamo facilmente che continuare a usarlo per produrre energia è come ereditare il Palazzo del Quirinale e utilizzarlo per prelevare legna da ardere. L’età della pietra non è finita per mancanza di pietre né abbiamo smesso del tutto di utilizzare le pietre, semplicemente abbiamo imparato a fare anche altre cose, (anche se la frase è attribuita ad uno sceicco del petrolio).

D’altra parte, la Chiesa non è così ingenua da ignorare che dietro all’ecologia spesso si nascondono anche dei furbetti, nella stessa enciclica leggiamo per esempio che: “Alcune delle strategie per la bassa emissione di gas inquinanti puntano alla internazionalizzazione dei costi ambientali, con il pericolo di imporre ai Paesi con minori risorse pesanti impegni sulle riduzioni di emissioni, simili a quelli dei Paesi più industrializzati. L’imposizione di queste misure penalizza i Paesi più bisognosi di sviluppo. […]« i Paesi che hanno tratto beneficio da un alto livello di industrializzazione, a costo di un’enorme emissione di gas serra, hanno maggiore responsabilità di contribuire alla soluzione dei problemi che hanno causato » (LS 170).

Possiamo e dobbiamo imparare dai nostri errori e possiamo attenderci che Cina e India implementino le nuove tecnologie partendo dai sistemi più efficienti, magari evitando di smerciare a loro i nostri fondi di magazzino non più “eco”, ma bisogna anche capire che non possiamo permetterci di aumentare indefinitamente i consumi.

Il problema è che una politica focalizzata sui risultati immediati, sostenuta anche da popolazioni consumiste, rende necessario produrre crescita a breve termine. Rispondendo a interessi elettorali, i governi non si azzardano facilmente a irritare la popolazione con misure che possano intaccare il livello di consumo o mettere a rischio investimenti esteri.(LS 178).

Educare le persone e fare capire che abbiamo un pianeta solo, è un servizio di verità che la Chiesa fa ai suoi fedeli, ricordando che il creato è dono, ma anche a tutta l’umanità, compresa quella parte che non vuole essere portata a Dio perché scandalizzata da ciò che in suo nome si è fatto e si continua a fare.

Mentre troppi uomini pronunciano sentenze ed eseguono condanne in nome di Dio, la Chiesa Cattolica ha la grazia e la responsabilità di ricordare che Dio è invece giustizia ma anche la misericordia di uno che si è lasciato mettere in croce per noi.

Impegnarsi, condividendo le gioie e le speranze (GS1) degli uomini di oggi per migliorare l’unico mondo che abbiamo non può essere perciò apostasia, semmai Incarnazione.

Gesù Bambino, che qualcuno ha riscoperto come simbolo di lotta politica, aiuti invece tutti noi a comprenderlo.

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