AC, L’Associazione che c’è. Il Bilancio di Sostenibilità

Giunto alla quarta edizione, il “Bilancio di sostenibilità” dell’Azione Cattolica, presentato alla stampa lo scorso 21 maggio, fornisce uno spaccato dell’attività e della vitalità sociale ed ecclesiale della storicamente più numerosa – dopo le Acli – fra le associazioni cattoliche: 200mila soci attivi in 219 diocesi con oltre 40mila educatori danno un’idea della capillarità e della capacità dell’Associazione. Anche l’edizione di quest’anno va però ben oltre i numeri dei soci e del resoconto economico: «Il perimetro del bilancio preso a riferimento», è spiegato nella parte introduttiva del bilancio, «include tutti i servizi e gli aspetti che l’AC offre e abbraccia», e copre «tutte quelle iniziative che hanno un impatto rilevante negli ambiti in cui l’Azione Cattolica opera», ovvero povertà economica e povertà educativa, parità di genere, disuguaglianze, pace, giustizia, cittadinanza attiva. Per quanto si possa parlare ancora di grandi numeri, proprio questi rivelano una crisi dell’Associazione: se a fine anni ’50- ’60 i soci si contavano a milioni, la disaffezione condusse a “soli” 400mila soci nel 2004. L’AC smise di “fare notizia”, cominciò ad assentarsi dai dibattiti pubblici, si “ritirò” nelle parrocchie, mai mancando però al suo impegno di formazione nei vari ambiti di settore. Il calo del numero dei soci sta proseguendo, e in questo molto c’entra la pandemia che ha reso molto difficoltosa la vita associativa: neanche 200mila nel 2021, con un calo di oltre il 22% sull’anno precedente. Bisogna dire che l’Ac ha un tesseramento che – rispetto ad altre realtà molto meno strutturate e “liquide” del laicato cattolico – offre una precisa fotografia della situazione associativa. Ma i numeri non dicono tutto: l’Azione Cattolica sta conoscendo una nuova stagione di fermento, la si incontra in significative iniziative di impatto non solo ecclesiale, ma sociale. Per esempio è fra le 20 associazioni firmatarie della lettera al presidente del Consiglio Draghi esortandolo a «fare di più» per contrastare il cambiamento climatico e nel gruppo di 40 fra associazioni, movimenti e realtà ecclesiali che hanno sottoscritto per il 2 giugno 2021 un appello indirizzato al governo e al Parlamento affinché l’Italia aderisca finalmente al Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari-Tpnw; l’AC è anche fra le 26 associazioni e gruppi della Rete italiana “Per un Nuovo Welfare” che hanno indirizzato una lettera al ministro degli Esteri Di Maio per avviare una pacificazione sul terreno del conflitto russo-ucraino. Un esempio per la nostra Diocesi è il progetto “Nessuno si salva da solo” di cui l’AC è stata ed è uno dei promotori e sostenitori insieme ad altre realtà ed associazioni cattoliche e laiche. 

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