di Eleonora Moro – MSAC Pavia
Dopo due anni di relazioni virtuali e incontri online, finalmente gli studenti msacchini di tutta Italia si sono immersi a pieno nella realtà di MSAC (Movimento Studenti Azione Cattolica), vivendo relazioni genuine e sincere.
L’1, 2 e 3 aprile 2022, infatti, si sono svolti i CIPS (Campi Interregionali Per Studenti) di MSAC in sei diverse località d’Italia, dalla Puglia alla Lombardia, dal Piemonte alla Campania. In particolar modo, 140 msacchini di Lombardia e Triveneto sono stati accolti nel Seminario vescovile di Bergamo ed insieme hanno condiviso esperienze e idee sulla scuola e sulla società, per prendere coraggio ed urlare al mondo con voce unanime “Ci sono anch’io”.
Il filo conduttore e tema dei campi è stata la voce: quella voce con cui, appena nati, abbiamo gridato alla vita; quella voce che troppe volte negli ultimi tempi è stata zittita; quella voce con cui possiamo esprimere un pensiero o una parola di conforto, con cui possiamo fare la guerra e la pace, e affermare la nostra presenza nel mondo. Così, sulle note della canzone “Ci sono anch’io” degli 883, gli msacchini hanno vissuto tre giorni di incontri, laboratori ed attività, portando alla luce le criticità dell’ambiente scolastico e proponendo soluzioni e miglioramenti.
Il confronto non è stato circoscritto solamente all’interno del movimento: momento centrale dell’intera esperienza, infatti, è stato l’incontro con Fabio Pizzul, consigliere regionale della Lombardia, con il quale gli studenti hanno instaurato un dialogo costruttivo e propositivo. I ragazzi hanno rafforzato la consapevolezza di quanto la loro opinione, e i valori dello studio e dell’informazione, siano fondamentali anche all’interno delle istituzioni, nonostante esse siano spesso percepite come lontane dalle realtà studentesche.
I CIPS sono stati l’occasione in cui gli studenti hanno imparato a far sentire la propria voce in modo creativo nel mondo della scuola, per abitarla da veri protagonisti, senza essere succubi di decisioni imposte da chi non vive tra le mura scolastiche.
Gli studenti non si sono dimenticati della loro salda radice cristiana e hanno riflettuto su come portare tra banchi di scuola la loro fede; una fede ricca di interrogativi, vivace e spontanea, che porta una ventata di freschezza all’interno della Chiesa; una fede che soprattutto nella S.Messa e nella preghiera di sabato 2 aprile si è manifestata gioiosa e vitale, quando i ragazzi, abbracciati in un enorme cerchio nella piazza che domina su Bergamo, hanno cantato ad un’unica voce e affermato alla città e al mondo “Ci sono anch’io”.