Donato Scova

Donato Scova è tornato al Padre la mattina di S. Stefano 2024.

Appena si è sparsa la notizia, i messaggi di cordoglio hanno cominciato ad arrivare anche all’Azione Cattolica Diocesana, a cominciare da quello del Vescovo.

Formalmente è più che corretto, Donato ha servito la Chiesa anche attraverso l’Azione Cattolica sia della sua parrocchia del Carmine sia in centro diocesano, come Amministratore ma anche come marito di Raffaella quando è stata Presidente diocesana, e ha continuato, finchè ha potuto, a portare i suoi contributi di riflessione all’equipe diocesana di Settore Adulti.

Questo cordoglio dice anche molto di più e, come sempre, ci chiede un passo avanti, nell’essere associazione; è alla famiglia che si fanno le condoglianze quando manca una persona cara. L’AC viene percepita come una famiglia, e  a servizio della Diocesi, dobbiamo essere consapevoli di questa responsabilità.

Il primo ricordo che mi viene in mente di Donato, è di un autorevole esponente dell’AC adulta che tutti i giorni del Campo Scuola in montagna, a prescindere dalla località e dalle condizioni logistiche, doveva andare di primo mattino a prendere il giornale, per essere aggiornato su quello che succedeva nel mondo.

La passione di Donato per il Bene Comune, con uno stile di servizio che dobbiamo riuscire a trasmettere, è uno dei tratti principali della sua figura di fedele laico, oltre che marito padre e …nonno.

Laureato in Economia, è arrivato ai più alti livelli amministrativi degli enti locali. Vice segretario generale in Provincia e segretario generale in Comune a Pavia, ha messo la sua competenza gratuitamente anche al servizio della Chiesa, per esempio come Presidente del Consultorio Diocesano.

Di questo servizio ha sempre difeso l’importanza come istituzione sanitaria laica, proprio perché nata dalla passione dei cattolici per il Bene Comune.

Di Donato dobbiamo imparare e trasmettere anche questo: le Istituzioni che si è chiamati a servire, civili o ecclesiastiche, ci devono stare a cuore anche e soprattutto quando fanno scelte che non condividiamo.

In questo modo, certamente faticoso, possiamo servirle e non cercare di metterle al nostro servizio, fosse anche per il fine più nobile.

L’AC diocesana si stringe nella preghiera intorno a Raffaella, ai figli e alle nipotine.  Venerdì 27 dicembre, alle 21, il Santo Rosario funebre sarà recitato nella chiesa del Carmine, dove sabato 28 dicembre alle 11 sarà celebrato il funerale.

Francesco Frigerio

Presidente Diocesano

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