di Lorenzo Zardi, da Vita.it
Forse lo stupore del padre, Alfredo Frassati, di fronte alla folla inaspettata presente ai funerali del figlio avrebbe dovuto prepararci: eppure si prova sempre una sensazione di stupore scoprendo il rinnovarsi della devozione verso Pier Giorgio. «Gioioso ed entusiasta apostolo di Cristo», lo aveva apostrofato San Giovanni Paolo II il giorno della sua beatificazione; papa Francesco oggi non si stanca di affidare i giovani a lui e di incoraggiarli a imitare la sua coerenza, il suo coraggio e la sua gioia.
L’annuncio della sua canonizzazione in occasione del Giubileo dei Giovani è oggi motivo di grande gioia e speranza perché Pier Giorgio incarna in modo sorprendente ed attuale i sogni e i desideri della nostra generazione. Quella di Pier Giorgio è stata una storia vissuta nella quotidianità dello studio, della carità, delle relazioni coltivate nelle frequenti camminate in montagna; una santità che parla di una relazione profonda con il Signore, espressa attraverso la gratuità e l’autenticità dei gesti. Pier Giorgio la vita l’ha spesa esprimendo una fede intessuta di gesti evangelici di servizio e carità verso i poveri ma anche di una ricerca spirituale del bene e della giustizia. Ha saputo dedicare tutto il tempo di cui disponeva al servizio dei più poveri e degli ultimi.
Frassati ha incarnato, ben prima del suo pontificato, la Chiesa in uscita di Papa Francesco. Fin dall’inizio del suo pontificato, infatti, il Pontefice ci ha richiamato all’inscindibilità tra discepolato e missione e proprio Pier Giorgio ci aiuta a ricordare che anche giovinezza e responsabilità si sviluppano insieme. È possibile, allora, per noi giovani scoprire la misura giusta per prenderci cura del bene di “Noi-tutti” e della comunità, e Pier Giorgio ci mostra la cifra luminosa di tale misura. La sua vita, breve ma appassionata, ci ricorda che la nostra passione e giovinezza sono segno di speranza e possono aiutare la Chiesa ad annunciare Cristo! La cura delle relazioni e delle amicizie, l’impegno sociale e politico, il desiderio di scegliere un percorso professionale che diventi strumento di trasformazione della vita sociale unite ad una vita cristiana bella e appassionata ci raccontano di una vita di Pier Giorgio capace di donarsi, di essere Chiesa accogliente, che fa dilatare il cuore e permette l’incontro con il Signore.
Pier Giorgio è stato un serio ragazzo sorridente che metteva insieme Eucaristia e carità: trovando Dio nel volto dei fratelli, si faceva, a sua volta, occasione di Incontro con il Signore, provando a servire con la Parola nel cuore e il sorriso sulle labbra, con lo sguardo rivolto all’eternità e le mani impastate nel servizio.