Una porta aperta

di Raffaella Rastelli – Settore Adulti AC Pavia

L’Azione Cattolica italiana ha una storia secolare di accoglienza che oggi si esprime, oltre che nelle numerose iniziative educative e sociali, in un luogo preciso: Casa San Girolamo di Spello. E’ il cosiddetto “polmone spirituale” dell’AC che dal 2010 offre occasioni di incontro, formazione, spiritualità, preghiera, silenzio alle pendici del monte Subasio, a pochi chilometri da Assisi. In quel monastero del 1400, tra il 1966 e il 1990, fu presente una comunità dei Piccoli fratelli di Charles de Foucauld: tra di essi Carlo Carretto, cresciuto in AC, che, tornato dal deserto, fece di San Girolamo una casa di accoglienza per migliaia di giovani in cerca di Dio e della propria vocazione umana e cristiana.

La casa, gestita da volontari su mandato della Presidenza nazionale di AC, ha come caratteristica propria l’accoglienza. Tutt’oggi la prima particolarità che colpisce di San Girolamo è la porta aperta: si entra e si trova un chiostro carico di storia e di bellezza e qualcuno che viene incontro, con semplicità e amicizia. L’accoglienza qui si coniuga nelle sue molte sfumature: accoglienza della Parola, del fratello e della sorella in difficoltà, di un pensiero diverso dal proprio che obbliga a ripensarsi, a cambiare prospettiva, di una chiamata vocazionale, della propria povertà umana…

A Casa San Girolamo anche quest’estate si sono proposti, con cadenza quindicinale, una serie di appuntamenti aperti a tutti coloro che desiderano trascorrere un tempo di contemplazione, formazione, fraternità, discernimento.

L’ultimo di questi incontri è rivolto agli amministratori locali dal 6 all’8 settembre, intitolato “La città è un luogo dolcissimo. Esercizi di vocazione al bene comune”. L’iniziativa si ispira al discorso che Papa Francesco ha rivolto all’Associazione Comuni d’Italia nel febbraio del 2022: “Il servizio al bene comune è una forma alta di carità, paragonabile a quello dei genitori in famiglia. Anche in una città a situazioni differenti si deve rispondere con attenzioni diversificate, anzitutto attraverso l’ascolto. E con l’ascolto non deve mancare il coraggio dell’immaginazione”. Nella guida delle città questo invito si potrà tradurre nell’elaborazione di progetti di convivenza civile e di cittadinanza, più necessari dei finanziamenti.

La Casa è anche disponibile ad accogliere singoli o gruppi organizzati che vogliano vivere un’esperienza autentica di amicizia spirituale: San Girolamo, con la sua porta aperta, rappresenta quindi un piccolo tentativo per dare volto, mani e parole all’accoglienza smisurata della misericordia di Dio per tutte le situazioni della vita.

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