Si è svolta sabato 13 marzo l’Assemblea regionale elettiva dell’Azione cattolica lombarda. Riunita in videoconferenza, l’assemblea, formata dai membri delle presidenze diocesane dell’Ac nelle dieci diocesi lombarde, ha discusso e votato il documento programmatico regionale per il prossimo triennio intitolato “Ho un popolo numeroso in questa città. Costruire una trama di fraternità entro la quale prendersi cura l’uno dell’altro”. Inoltre, sono stati eletti la nuova delegazione regionale dell’associazione, che rimarrà in carica tre anni, e i candidati lombardi al Consiglio nazionale dell’AC.
L’arcivescovo di Milano, mons. Delpini, ha affidato all’AC quattro obiettivi: «Essere grati, semplici, numerosi ed incisivi». La gratitudine, ha spiegato il presule, «è un esercizio spirituale, il modo di vivere il rapporto con chi ci ha preceduto». L’invito alla semplicità, ha aggiunto, significa «fare in modo che gli aspetti procedurali e organizzativi non assorbano troppo tempo». Nella dinamica interna di un’associazione «il rischio è chiamare processi le procedure». L’essere numerosi, ha ammesso Delpini, è il più provocatorio dei quattro obiettivi perché l’Ac, come molte altre associazioni, registra un calo numerico delle adesioni. Si tratta di «promuovere l’associazione affinché più persone trovino nell’AC un modo per vivere la loro vocazione di laici, capaci di collaborare con la missione della Chiesa, nel mondo dove vivono e nelle realtà ecclesiali». Infine, domandarsi «in che modo l’associazione può incidere nella realtà» sviluppando due strade: «la prima è la cura sempre maggiore nella formazione di cristiani adulti; la seconda strada, più legata all’imprevedibile grazia di Dio, è far emergere delle personalità che siano capaci di dire una parola autorevole», sul modello di Armida Barelli. Infine, l’arcivescovo di Milano ha lodato l’impegno dell’Ac nella recente fondazione e nell’animazione della Consulta regionale delle associazioni laicali.
Presiedendo la preghiera iniziale, mons. Raimondi, vescovo ausiliare di Milano e delegato per il laicato della CEL, ha detto: «..in questo tempo non possiamo aspettare un tempo migliore in futuro ma siamo chiamati ad agire adesso. La Chiesa nella pandemia è come l’uomo della parabola del Buon samaritano che viene assalito, spogliato, percosso… Oggi siamo chiamati a soccorrere la Chiesa, versando sul suo corpo olio e vino. È questa la vocazione del laico di AC: servire questa Chiesa ferita, prendersene cura».
Luisa Alfarano, vicepresidente giovani nazionale, ha incoraggiato le associazioni lombarde per la difficile situazione che stanno affrontando nella pandemia e ha detto: «Tra le nuove sfide dobbiamo interrogarci se davvero vogliamo che tutto torni come prima o se questa dura esperienza della pandemia ci può aiutare ad essere come Chiesa e associazione più radicati nel presente».
La delegata regionale uscente, Valentina Soncini, ha sottolineato lo stile di “sinodalità” con cui la delegazione regionale ha lavorato negli ultimi anni e ha proposto una commossa lettura spirituale dell’ultimo doloroso anno in cui tanti soci e responsabili hanno vissuto lutti e sofferenze. «Il tempo che stiamo attraversando chiede pazienza e coraggio» ha detto Soncini «Le attività sono abbastanza ferme, non c’è molto da “fare”. Ma c’è molto da pregare, da riflettere, da farsi prossimi ai sofferenti e fratelli di tutti».
Quindi, è stato posto ai voti il documento programmatico per l’attività regionale dell’Ac nel prossimo triennio. «Siamo la Regione che si è sempre sentita la grande responsabilità e qualche volta il vanto di essere un motore organizzativo ed economico per il Paese», si legge nel documento. «Oggi siamo la Regione più colpita e fragile, più disorientata e ferita». L’associazione si propone quindi di assumere «senza indugi l’impegno di attraversare le fragilità e le paure che tutti stiamo provando – e in Lombardia con un’intensità particolare – procedendo laboriosi e creativi come ci piace essere, con i doni che il Dio della storia ha consegnato alle nostre terre». […] «Ci candidiamo nella nostra Regione ad essere una trama di relazioni affidabili, a combattere la depressione sociale con la consapevolezza che restituendo intensità al presente si costruisce futuro».
Si sono infine svolte le elezioni dei componenti della nuova Delegazione regionale alla cui guida è stata eletta Silvia Landra – Diocesi di Milano.
Auguriamo buon lavoro a tutti e, in particolare, al nostro Giovanni Boriotti che sarà uno dei due Incaricati Regionali MSAC.