di Francesco Frigerio data?
La Chiesa si interessa ancora della Vita? Se si leggono le vicende ecclesiali sui media laici, sembra che la Chiesa si interessi oggi solo di ambiente e immigrati, per la soddisfazione di una parte e il disappunto di un’altra.
Leggendo invece i documenti del Papa e dei Vescovi come sono scritti, è chiaro che l’annuncio della Chiesa è sempre lo stesso: la Vita è dono di Dio e come tale va accolta e difesa, collocando la vita umana nella corretta relazione con il Creato dal quale essa dipende, e preoccupandosi dell’inizio, della fine ma anche di tutto ciò che sta in mezzo.
Il Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente per la 38a Giornata Nazionale per la vita che quest’anno sarà celebrata il 7 febbraio, ci ricorda che sono attentati alla vita l’aborto, come il lasciar morire i nostri fratelli sui barconi, i morti sul lavoro perché non si rispettano le minime condizioni di sicurezza. In un mondo nel quale i desideri sono confusi con i diritti, è necessario richiamare il valore degli obblighi che abbiamo gli uni verso gli altri, compresi i più piccoli, ma proprio perché i valori non sono più scontati è necessario saperli proporre agli uomini e alle donne di oggi con autorevolezza, non più in nome di un potere spirituale che oggi spaventa il mondo più che illuminarlo.
La Chiesa è autorevole nella difesa della Vita proprio perché difende i diritti degli immigrati e degli sfruttati, perché è Popolo di Dio che si fa prossimo agli uomini.
Con questa logica la Chiesa di Pavia ha fondato un Consultorio che si è voluto accreditare nel Servizio Sanitario Regionale per accogliere tutte le donne, italiane o straniere con i loro bisogni accogliendole prima di enunciare principi. Senza rinunciare alla verità, si può utilizzare anche una legge dello stato che tutela quello che per noi rimane un peccato mortale, per collaborare con tutti gli uomini e le donne di buona volontà che in buona fede si impegnano perché nessuna donna debba farvi ricorso.
Non è facile, ma non è solo un esercizio di misericordia; è la dimostrazione, ai troppi che oggi credono a un Dio che chiede di imporre la verità con la violenza, che è possibile cercare la Verità rispettando il cammino degli altri.